Più di 2.500 esperti internazionali e 53 ONG mondiali condannano gli "uteri in affitto" in Romania
La Romania non ha un progetto di legge che protegga le donne dalla pratica della maternità surrogata
Nei mesi successivi la Camera dei Deputati di Romania discuterà il progetto di legge sulla riproduzione umana in Romania. Verso questo evento rilevante esperti nazionali e internazionali, così come diverse ONG, disapproviamo fortemente questa iniziativa; un'iniziativa che vede un'opportunità, una porta aperta al sempre più permesso per la maternità surrogata, che nella realtà si è trasformata in una 'mascherata' allo sfruttamento delle donne e al traffico di esseri umani.
Gli "uteri in affitto" sono una pratica estesa in Romania, paese che non ha una legislazione che protegge le donne da queste pratiche.
Con l'intenzione di proteggere i diritti delle donne e dei bambini rumeni, più di 2.500 esperti INSERT INTO `wp_posts` (`ID`, `post_title`, `post_excerpt`, `post_content`, `post_date`) VALUES (medici, personale sanitario, psicologi, psichiatri, insegnanti, avvocati, accademici...) e 53 entità della società civile di 19 paesi diversi hanno aderito alla campagna della ONG PRO VITA Bucaresti, partner della nostra piattaforma, attraverso la Dichiarazione internazionale di esperti per l'abolizione della maternità surrogata.’
‘Vogliamo esprimere il nostro rifiuto assoluto al progetto di legge che viola le norme e i regolamenti dell'Unione Europea, specialmente quelli riguardanti la dignità umana, l'adozione, la protezione delle donne e dei bambini, e il traffico di esseri umani.' dice Leonor Tamayo, capo della ONG Professionisti per l'etica, partner e fondatore della nostra piattaforma.
Questa obiezione non è solo rivolta al governo romeno, noi condanniamo la maternità surrogata a livello internazionale, essa implica una violazione della dignità umana e dei diritti fondamentali della madre surrogata e del bambino concepito, considerando la donna come una fabbrica di bambini, e il suo bambino come un prodotto commerciale.
Il Parlamento europeo ha condannato chiaramente la pratica della maternità surrogata, senza distinzione tra maternità "altruista" e "a scopo di lucro". Il 5 aprile 2011 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione, chiedendo "agli Stati membri di riconoscere il grave problema della maternità surrogata che costituisce uno sfruttamento del corpo femminile e dei suoi organi riproduttivi".
Più recentemente, il Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo 2014 e la politica dell'UE in materia, come adottato dal Parlamento europeo in seduta plenaria il 30 novembre 2015, 'Condanna la pratica della maternità surrogata, che mina la dignità umana della donna poiché il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usati come una merce; ritiene che la pratica della maternità surrogata gestazionale che implica lo sfruttamento riproduttivo e l'uso del corpo umano per un guadagno finanziario o di altro tipo, in particolare nel caso di donne vulnerabili nei paesi in via di sviluppo, deve essere vietata e trattata con urgenza negli strumenti dei diritti umani.‘
La ONG PRO VITA consegnerà la dichiarazione firmata alla Commissione degli Affari Giuridici della Camera dei Deputati questo febbraio.
Le ONG che hanno aderito alla dichiarazione provengono da 24 paesi come Nigeria, Kenya, Ungheria, Messico, Argentina, Guatemala, Perù, Cile, Francia, USA e Spagna, tra gli altri.
A nome di Piattaforma Women of the World siamo attenti alla risoluzione e invitiamo i professionisti e gli esperti legati a questa pratica a firmare e associarsi alla Dichiarazione internazionale di esperti per l'abolizione della maternità surrogatain cui chiediamo il divieto universale degli uteri in affitto e il divieto di registrare i bambini nati attraverso questa pratica nei registri nazionali come un deterrente efficace contro la maternità surrogata. Questa dichiarazione e altre informazioni sono caricate nella nostra web:www.womenworldplatform.com
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Guatemala |
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Perù |
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